top of page

Costruire un’opera d’arte utilizzando materiale di scarto, presuppone un ragionamento aggiunto a quello dettato dall’ispirazione e dal concepimento dell’opera d’arte, un’estrapolazione dal contesto originario dei materiali e una rielaborazione in chiave creativa della realtà, e in ultima analisi una non accettazione di essa, rivoluzionata dalla mutazione della finalità d’utilizzo di un oggetto. Così il manubrio di una bicicletta diventano delle corna, le cerniere degli infissi diventano spine dorsali e oggetti, attrezzi vari, pezzi di macchinari o di lavandini, diventano corpi, occhi, antenne e muscoli di mostri terrificanti, insetti enormi, robot e figure umanoidi. Le installazioni hanno un forte impatto aggressivo che tradisce la radicalità della critica di Smazza (Matteo Ratti) alla civiltà e ai suoi meccanismi, su tutti quelli economici e industriali. 


 

bottom of page